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Le frazioni di San Martino in Rio sono: Gazzata, Stiolo e Trignano


GAZZATA

 

In località indeterminate si sono rinvenute tombe di romane isolate di inumati.

Secondo il Tiraboschi, Gazzata è nominata in carte del 1063 e 1092.


Possedeva un forte Castello, che doveva sorgere il località San Pellegrino.


Ne sono stati signori i Muti detti anche Gazzata.


Nel 1349 Giberto Fogliani occupa e distrugge il castello.


I Fogliani rimangono padroni della località fino al 1368 anno in cui viene investita la famiglia dei Roberti da Tripoli.


La prima notizia che si ha della chiesa di Santa Maria della Gazzata è una sentenza dell’anno 1218. 


Lungo la via Fossa Annegata è notabile un edificio rurali a corpi giustapposti in linea con porta morta a sesto ribassato e copertura a capanna con cresta frangifuoco.


Il civile, a ponente, presenta i due piani con luci regolari e simmetricamente distribuite.


Da segnalare una coppia di edifici a pianta rettangolare su un unico livello con copertura a due falde e coronamento frontale ad attico, adibiti ad attività di servizio.

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STIOLO

 

In luoghi indeterminati si sono ritrovati tombe romane isolate di inumati.


La località è nominata tra i beni posseduti dalla chiesa di Reggio Emilia nel diploma di Ottone I dell’anno 963.


Fin dal 1315 la villa di Stiolo è compresa fra quelle del Comune di San Martino in Rio ed è nominata nell’investitura data nel 1368 da Carlo IV ai Roberti da Tripoli.


La chiesa di San Dalmazio era un’antica cappella della Pieve di Prato come riportato nelle decime del 1302.

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TRIGNANO

 

A levante di Trignano in una località detta Alzata secondo il Cottafavi doveva sorgere un castello.


Il luogo è nominato nel 1222.


Trignano ha sempre seguito le sorti del feudo e comune di San Martino in Rio.


La chiesa di San Giorgio era un’antichissima cappella della Pieve di Prato.


A nord della chiesa si osserva un edificio a corpi congiunti a “T” con porta morta a sesto ribassato.


Il civile comprende un volume compatto su tre livelli coperto a padiglione.
Il prospetto principale è caratterizzato da cordoli marcapiano e cornicione a gola in sommità.

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Testo ed immagini sono tratte dall'Opera Multimediale Enciclopedica

 EETAbit Editrice